Gentile On. Cancelleri,

il suo ministro dei trasporti, per la prima volta in Italia, ha ritenuto che le decisioni di spesa debbano essere sottoposte ad analisi costi-benefici, e non tanto per dire dei SI o dei NO: ha incaricato me come responsabile di un gruppo di esperti di condurre tali analisi soprattutto per ragioni di trasparenza democratica. I denari pubblici sono scarsissimi, quindi le decisioni di spesa devono essere le più caute possibili, per evitare sprechi. Saprà certo anche a questo proposito che, al contrario di altre infrastrutture, quelle ferroviarie sono INTERAMENTE a carico dei contribuenti, quindi richiedono, io penso, una prudenza ancora maggiore. Saprà anche certamente che l’analisi costi-benefici misura, per quanto imperfettamente, l’utilità SOCIALE degli investimenti, includendovi dunque i benefici ambientali e di sicurezza, l’occupazione, i risparmi di tempo ecc..

Non crede che ogni regione giudichi i propri investimenti più importanti degli altri? Pensi alla TAV e ai piemontesi. La nostra analisi ha dato un responso fortemente negativo, come la ha data per la linea Milano-Genova, nota come “terzo valico”. E’ ancora convinto di una qualche mia parzialità regionale? Ho avuto attacchi locali violentissimi in seguito a questi risultati, arrivati anche ad accuse di disonestà, parzialità preconcetta, errori banali ecc.. Se lei è così contrario a fare analisi costi benefici, e a renderle pubbliche, ne parli al suo ministro. E dichiari pubblicamente che nel caso siciliano non debbano essere fatte, o, se fatte, non se ne debba tener conto. Torniamo trionfalmente all’antica politica del taglio dei nastri tra i flash dei fotografi.

Infine, lei è proprio sicuro che quel fiume di soldi pubblici sia il miglior modo possibile per far crescere l’economia della sua regione?

Molto cordialmente,

Marco Ponti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *