Come trovare sempre parcheggio e pagare meno tasse
Nel Piano generale del traffico urbano di Milano è contemplata l’ipotesi di far pagare la sosta anche ai residenti. Prima per il secondo veicolo di proprietà e, in prospettiva futura, anche per tutte le auto.
La misura non sarà, ovviamente, ben recepita dai residenti che oggi sono titolari del pass gratuito ma, se applicata in una logica diversa da quella abituale ossia “punitiva” nei confronti dell’auto è del tutto auspicabile.
Lo spazio urbano è limitato. Renderlo disponibile a qualcuno a titolo gratuito fa sì che esso non possa essere utilizzato da chi ne può trarre il maggior vantaggio e, quindi, è disposto a pagare di più per disporne. È una regolamentazione inefficiente in sé e che comporta un effetto indiretto che riduce ulteriormente il benessere della collettività locale. Poiché la domanda eccede l’offerta, tutti gli stalli disponibili sono di norma costantemente utilizzati. Per alcuni questa condizione determina la rinuncia a effettuare lo spostamento mentre altri “ci provano” ugualmente e, giunti a destinazione, circolano per svariati minuti nella zona limitrofa fino a che non trovano l’agognato posto libero. Perdono tempo loro stessi e ne fanno perdere alle altre persone che si spostano nella zona generando così un’esternalità negativa. Come si può evitare questa situazione? Portando la tariffa, differenziata per zona e periodo della giornata, ad un livello tale per cui in ogni momento risultino liberi uno o due stalli per isolato. Così facendo, chi si sposta sarebbe certo di trovare parcheggio vicino al luogo di destinazione. E vi sarebbe un incentivo ad incrementare l’offerta di posti di sosta privati.
È un provvedimento a favore di chi è più ricco? No. In realtà è l’attuale assetto che favorisce chi risiede nelle aree più centrali e che, in media, è più benestante di chi vorrebbe accedervi, magari occasionalmente, dall’esterno. Peraltro, in termini distributivi, gli effetti della misura potrebbero essere corretti a valle riducendo il prelievo fiscale sull’auto o altre forme di tassazione in misura differenziata in funzione del reddito.