La linea è oggetto di interventi per circa 6,4 miliardi di Euro, che sono destinati ad aumentarne la velocità e la capacità.
La metodologia usata è ovviamente identica a quella usata per la linea AV Brescia-Padova, anche in questo caso in modo prudentissimo. Qui la disponibilità di dati è risultata ancora più scarsa e contraddittoria, cosa grave in sé trattandosi di denari pubblici destinati ad una regione (la Sicilia) con molti problemi sociali.
Il traffico prevedibile tuttavia è così modesto (si noti anche che la popolazione siciliana è in calo) che i risultati sono molto negativi. In presenza di traffici modesti la soluzione ferroviaria non ha senso tecnico, prima che economico o ambientale, e questa analisi non fa che confermarlo.
Per le ragioni del Mezzogiorno conviene puntare su altre modalità di trasporto, con specifica attenzione alle esigenze produttive di quelle aree.