La simulazione che qui si presenta fa parte di un programma di ricerca congiunto tra BRT, il Politecnico di Milano, e META Srl, per sondare gli effetti trasportistici, economici, finanziari ed ambientali di modificazione delle più significative tariffe del sistema dei trasporti italiano.
Lo studio condotto ha una doppia valenza: una euristica per un campo di indagine che appare fortemente innovativo, e una relativa a obiettivi operativi, fornendo strumenti per valutare politiche tariffarie locali o nazionali.
Si è ipotizzato di tariffare il sistema autostradale imputando agli utenti solo i costi sociali che generano viaggiando (“tariffazione ai costi marginali sociali”).
Si assume che i costi ambientali e di sicurezza siano sostanzialmente internalizzati via accise sui carburanti e premi assicurativi, e si imputano agli utenti i costi variabili di manutenzione e i costi di congestione. Si è assunto anche che i ricavi tariffari totali siano invariati.
La teoria economica postula che imputando a ciascun utente tutti e soli i costi sociali che genera viaggiando, il benessere collettivo aumenti.
Gli assunti teorici sono pienamente confortati dai risultati: il benessere collettivo in effetti aumenta
L’analisi mette in luce molti fenomeni non scontati e rivela anche che una serie di effetti incrociati tendono ad elidersi a livello globale, per cui la dimensione dei benefici economici totali è limitata.
Tuttavia, questo quadro aggregato apre ampi spazi per approfondimenti locali, che sicuramente vedranno impatti più rilevanti.
Infine, la simulazione di quest’anno già da ora vede ricadute tecniche e teoriche importanti: da un lato la messa a punto di un’interfaccia del modello con valutazioni del tipo costi-benefici sociali, dall’altro innovazioni teoriche sul trattamento della congestione, con l’adozione di metodi di calcolo semplificati per l’ottimizzazione delle tariffe e con l’estensione a questo tipo di esternalità del fenomeno noto agli economisti come “inversione della regola di Ramsey-Boiteaux”.